Correzione chirurgica della calvizia

Trapianto e autotrapianto capelli

La cura e la chirurgia della calvizia (trapianto di capelli, autotrapianto) sono giocoforza legate al grado di perdita dei capelli, al tipo di situazione locale dell’area donatrice, alle aspettative del Paziente. 

Non esiste quindi una terapia chirurgica che possa essere valida per tutte le situazioni. 

L’autotrapianto F.U.S.S. (Follicular Unit Strip Surgery, ovvero Chirurgia delle Unità Follicolari) è la tecnica di trapianto di capelli monobulbare più diffusa al mondo, e si avvale del prelievo di una striscia di cuoio capelluto prelevato dalla regione occipitale, area donatrice ideale perché non soggetta alle influenze ormonali che favoriscono la caduta dei capelli. 

“Lavorata” da personale infermieristico esperto, tale area viene divisa in migliaia di innesti che vengono poi inseriti dal chirurgo nell’area da rinfoltire attraverso minuscoli tagli. 

Il vantaggio di questa tecnica è legato al numero elevato di innesti che possono essere preparati e inseriti nel corso di tre ore circa. L’uso competente di questi trapianti follicolari permette di ottenere un risultato estremamente naturale

L’evoluzione di questa metodologia ha portato alla tecnica di estrazione dei singoli follicoli dalla regione occipitale attraverso l’utilizzo di un microbisturi circolare da 0,9 a 1,2 mm di diametro. Questo tipo di impianto di capelli non lascia nessuna cicatrice visibile, o quasi (sotto forma di piccoli punti bianchi nascosti dai capelli), l’estrazione individuale delle unità follicolari F.U.E. (Follicular Unit Extraction, ovvero Estrazione di Unità Follicolari) è ideale per i pazienti che preferiscono portare i capelli corti o per i giovani pazienti di cui non si conosce l’evoluzione futura

La cicatrizzazione del trapianto di capelli è molto rapida. In effetti, il piccolo pezzo di pelle estratto durante l’intervento si rimarginerà rapidamente senza lasciare tracce. È possibile utilizzare peli del corpo, per esempio quelli del petto o delle cosce dall’uomo. Si può anche trapiantare una vecchia cicatrice secondaria, risalente a un trapianto di capelli anteriore. Bisogna però considerare che la zona di prelievo è molto più larga che con la tecnica classica e che tale tecnica difficilmente consente di trasferire moltissimi innesti in una sola seduta. 

Tecniche piuttosto invasive, ma utili per rimuovere vaste cicatrici da trapianto di capelli, per esempio, sono quelle che utilizzano gli espansori cutanei che inseriti nel cuoio capelluto consentono, con espansioni continue nel tempo, di recuperare tessuto con bulbi piliferi attivi sufficiente a sostituire il tessuto danneggiato presente.